Stress e adattamento
In origine il termine stress è stato utilizzato in fisica per indicare una forza che agendo su un corpo solido ne provoca la deformazione. Trasferito in biologia la parola indica tutti quei fattori che tendono a modificare le normali funzioni di un organismo. Il fisiologo americano Walter Cannon introdusse per primo il concetto di ‘meccanismi omeostatici’ per indicare le reazioni di adattamento messe in atto dall’organismo per mantenere costanti i propri parametri biochimici interni. Successivamente il medico ungherese Hans Selye diede il nome di sindrome generale di adattamento all’insieme delle reazioni di difesa che in maniera aspecifica ogni organismo vivente mette in atto per adattarsi ad una condizione sfavorevole. Queste reazioni che interessano il cervello, il cuore, gli organi interni, il metabolismo e l’apparato locomotore si sono evolute nel corso di milioni di anni, durante la cosiddetta filogenesi. Esse vengono acquisite e regolate nel corso della formazione di ogni embrione umano, grazie al processo di sviluppo dell’organismo a partire dall’uovo fecondato e definito ontogenesi. In tal modo ogni uomo si appropria, apprende e ricapitola in se stesso le strategie di adattamento che si sono andate perfezionando nel corso dello sviluppo evolutivo della vita della terra.
Metodi anti-stress
Bagno di benessere
Il bagno quotidiano può trasformarsi da momento di igiene a parentesi di piacere, premessa di armonia e benessere, vera cura di giovinezza.
Per effettuare un bagno ideale è necessario assicurarsi di non essere disturbati per una ventina di minuti. Si procede quindi alla preparazione di un bagno caldo ad una temperatura compresa tra 34 e 38°C. Si versano uno o più oli essenziali in base all’effetto desiderato. Gli o.e. non sono miscibili nell’acqua, per cui bisogna mescolarli con una sostanza che possa consentirne la diffusione nell’acqua calda: un bicchiere di sale marino, un cucchiaio di latte o un giallo d’uovo. Quindi si abbassa la luce e si accende una candela profumata. Si mette una musica ‘dolce’ in sottofondo.
Al mattino è più opportuno un bagno tonificante (limone, anice), mentre alla sera va preferito un bagno rilassante (lavanda, maggiorana), scegliendo di conseguenza gli oli essenziali adatti. Il calore dell’acqua provoca una vasodilatazione favorevole sia all’eliminazione di scorie e tossine, sia alla penetrazione degli o.e. Per un effetto ottimale si consiglia di rimanere nella vasca da dieci a venti minuti. Una volta usciti dalla vasca ci si avvolge in un accappatoio, senza strofinare la pelle per asciugarla e ci si distende per una decina di minuti in un ambiente tranquillo.
In generale si consiglia di versare nella vasca da bagno dieci gocce di olio essenziale. Ognuno di essi possiede proprietà specifiche. E’ possibile ottenere un effetto lenitivo contro i dolori articolari, il mal di testa o la tosse, variando le essenze. Va comunque evitato di mescolare più di tre o.e. diversi. Ecco un breve elenco di alcuni o.e. gradevoli che possono essere utilizzati senza rischi, per controllare le reazioni allo stress: la camomilla è calmante e antalgica; la lavanda ha proprietà sedativa, e analgesica; il limone e l’anice sono tonificanti; la menta piperita ha un effetto antifatica e antalgico; il timo facilita il processo digestivo.